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Presentazione del libro di poesie “Lampi di lucciole” di Giuseppina Dibitonto

 

Fondazione Mario Luzi EditoreVenerdi 29 novembre alle ore 18:00 ci sarà la presentazione del libro di poesie “Lampi di lucciole” di Giuseppina Dibitonto, Fondazione Mario Luzi Editore. Dialogherà con l’autrice la scrittrice Mara Alei.

Ha ancora un senso scrivere poesie? È una domanda che ho spesso posto a me stessa. Considerata la scarsa pratica del genere da parte del grande pubblico dei lettori, scrivere poesie in un’epoca come questa, dominata dal profitto e dall’immediatezza del dato, è tanto coraggioso quanto straniante. Eppure credo che la “lentezza” propria del Poeta e la sua tensione a cogliere l’invisibile nel caos e nel frastuono di tutti i giorni rappresentino una straordinaria possibilità di recupero di un Umanesimo dimenticato ma pur latente nell’animo di ognuno, che urge, a dispetto di ogni nostra distrazione. La Poesia sarà pure la nota stonata nella polifonia di questo tempo ma dovremmo avere l’ardire di riscoprirla in quanto strumento potentissimo di dialogo tra le generazioni, che ci consente di elevarci sul quotidiano per riattingere alla nostra umanità più vera e trascendere il limite dell’imperfezione e della fragilità. Chissà, forse è proprio la fragilità la scaturigine prima della Poesia, che continuo a percepire e definire come “il pennello che anima la tela, l’armonia che modula le note, il passo studiato di danza che sfiora la Perfezione”. (Fondazione Mario Luzi – marioluzi.it)

In copertina: Caspar David Friedrich, “Città al sorgere della luna“, 1817, olio su tela, 45×32 cm Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart Zurigo (Philipp Hitz).

Giuseppina Dibitonto è nata a Capranica (Viterbo), in terra di Tuscia. Dopo aver frequentato il liceo classico “M.Buratti” di Viterbo, ha compiuto gli studi universitari presso “La Sapienza” di Roma, conseguendo la laurea in lettere classiche.
Attualmente vive a Bracciano, dove insegna materie letterarie e latino al liceo. Ama la natura, la fotografia, la letteratura e l’arte e da queste passioni ha preso forma la sua prima silloge poetica “Fiori di luce”. Ha curato la raccolta di racconti “Guerre di oggi” edita da Dialoghi ed è autrice di vari testi poetici risultati finalisti a diversi concorsi poetici, tra cui “Il Federiciano” per conto dell’editore Aletti.
Alcune suoi componimenti sono confluiti in varie antologie poetiche edite da Pagine, Dantebus, Aletti. Nel dicembre 2021 ha ottenuto una segnalazione di merito al Concorso Internazionale “Mario Luzi” con la raccolta poetica “Fiori di luce” cui ha fatto seguito una seconda silloge poetica, “Lampi di lucciole”, di recente pubblicazione, a cura dell’omonima Fondazione. È inoltre risultata tra i finalisti del concorso nazionale Alberoandronico in due diverse edizioni con le poesie “Stresa: la vita appesa a un cavo”e “Incomprensioni”. Ha inoltre ottenuto una menzione di merito nel concorso nazionale “Sogni di pietra” e si è classificata al 3° posto nel concorso poesie d’amore “Romeo e Giulietta”, a cura del club della poesia di Cosenza, con la poesia “Gioie che trascolorano”.

Per info 069943140

Modalità di partecipazione: INGRESSO GRATUITO – POSTI LIMITATI

Presentazione del libro “Indossando l’amore. Il disincanto dell’uomo piccolo” di Francesco Certo

Presentazione del libro "Indossando l'amore. Il disincanto dell'uomo piccolo" di Francesco Certo.

Venerdi 15 dicembre alle ore 18:00 ci sarà la presentazione del libro “Indossando l’amore. Il disincanto dell’uomo piccolo” di Francesco Certo, Eretica Edizioni. Dialogherà con l’autore la giornalista Alice Lopedote con letture di Morena Mancinelli giornalista, scrittrice e attrice.

Cento poesie per non rifuggire mai dai sentimenti. Lentamente il disincanto prende possesso dei giorni. Laddove c’erano sogni grandi oggi solo crudi silenzi, facce sbigottite e parole di plastica. È il disincanto dell’uomo – che ostinatamente vive d’amore, indossando l’amore – il tema portante della raccolta fino a quando la speranza si fiacca e restano solo la forza, l’idea del sentimento a dare nuova linfa alla vita. E questa non ha bisogno di una figura concreta su cui calarsi. Vive nella mente con la sua potenza. Ti ho donato amore, ti ho tolto amore, ti ho banalizzata, ti ho sacralizzata, recitano così i versi di Vita ma è l’ora della Fine delle brame: La preghiera rimprovera l’anima voluttuaria, tutto quello di cui abbiamo bisogno è un anelito di pace, armonia. Si vive d’amore, si perde l’amore, si perde la vita.

Francesco Certo giornalista professionista dal 1997. Dal 2003 caporedattore di radio Dimensione Suono Roma e Dimensione Suono Soft (Gruppo RDS). Opinionista e conduttore radiotelevisivo, moderatore di congressi, convegni e conferenze stampa in ambito letterario scientifico politico e sportivo. Membro di Commissione di esame per l’abilitazione al titolo professionale di giornalista. Professore a contratto presso l’Università degli Studi NiccolòCusano. Autore di opere poetiche edite da Guida, Bertoni, Pav, Bibliotheka, Dantebus, Eretica, PandiLettere.

Per info 069943140

Modalità di partecipazione: INGRESSO GRATUITO.

Presentazione del libro “Infinito remoto” di Maurizio Melandri

Presentazione del libro di poesie "Infinito Remoto" di Maurizio Melandri

Venerdi 20 ottobre alle ore 18:00 ci sarà la presentazione del libro di poesie “Infinito remoto” di Maurizio Melandri, Robin Edizioni. Durante la presentazione leggerà e dialogherà con l’autore, Tiziana Biscontini.

Al termine l’autore condurrà una breve meditazione guidata.

La scrittura di questa silloge poetica affiora da una grande tela bianca prima e dopo la sua stesura, mentre il durante non è altro che una proliferazione più o meno inconscia di versi che hanno attraversato la mente per poi lasciare tutto nuovamente sgombro come lo era prima e come lo sarà dopo.
L’urgenza dello scrivere è un bisogno ancestrale dell’uomo di riempire i propri spazi vuoti e gli abissi interiori affinché facciano meno paura. Con la terapia psicoanalitica l’autore è riuscito a scendere nei suoi meandri fino a un certo livello di profondità e, lasciandosi accompagnare dalla pratica meditativa, ha potuto calarsi ancora più giù ricercando il vuoto interiore e ancorandosi al respiro e alle sensazioni corporee sottili.
Quando ha voluto e sentito di dover fare l’ultimo passo fino alla caverna dei propri demoni, l’unica barchetta che poteva accedervi e accompagnarlo era quella della poesia, l’unico Caronte possibile, l’unica traghettatrice ammessa in quegli spazi angusti e scomodi.

Maurizio Melandri poeta scrittore, Counselor per la terapia d’aiuto indirizzo rogersiano, bodyworker, guida certificata di meditazione di consapevolezza, esperto di tecniche olistiche, facilitatore vipassana e meditazioni dinamiche.

Ha pubblicato 4 libri di poesie ottenendo vari riconoscimenti e segnalazioni di merito, l’ultimo lavoro dato alle stampe, “Infinito remoto“, Robin Edizioni, nel 2022 ha partecipato alle selezioni per il “Premio Strega poesia 2023“.

Da alcuni anni sta portando avanti con la scrittura un suo personalissimo discorso basato sul connubio tra poesia e meditazione cercando di mettere in evidenza il legame profondo che esiste tra loro, partendo dalla sua esperienza diretta per analizzare due linguaggi differenti che però condividono lo stesso silenzio e la qualità di essere profondamente centrati nel momento presente e assorbirne le vibrazioni.

Per info 069943140

Modalità di partecipazione: INGRESSO GRATUITO.