Vi comunichiamo le date delle prossime presentazioni:
29 APRILE : “Io e il mio amico Pan” di Roberta Spaccini, PAV Edizioni.
Questa è la storia di una ragazza che sta diventando donna e che deve fare i conti con il suo passato. E’ da sempre stata una bambina diversa dalle altre, pervasa da un’inconsueta malinconia e da strani e inspiegabili malesseri e svenimenti. Perfino ripensando al momento della sua nascita, il fatto è considerato da lei stessa un presagio di eventi funesti. La sua infanzia é stata un qualcosa di diverso dall’infanzia degli altri bambini, non tanto di così evidente, ma piuttosto di radicato nel suo animo, che si rivelerà in modo graduale e inconscio. Una fragilità che la renderà propensa a non reagire con forza e determinazione agli eventi della vita. La porterà ad accettare situazioni e frequentazioni che non rispecchieranno la sua vera indole e che genereranno ulteriore sofferenza: attacchi di panico, ansia e disturbi alimentari. Ma forse tutto ciò è un percorso necessario che lei deve fare per arrivare a conoscere se stessa e per capire che cosa desidera realmente diventare. Acquisire sicurezza interiore, lottare contro le convenzioni, le regole, i pregiudizi e affrontare il suo mondo fatto di paure e angoscia. Accompagneremo Vittoria lungo questo viaggio e ci emozioneremo, piangeremo e rideremo con lei, perché c’è un po’ della sua essenza in ognuno di noi.
10 MAGGIO: “Un pezzetto di vita così” di Cristina Pitrè, Albatros Editore.
In questo libro c’è “un pezzetto di vita così”, titolo del diario di mia madre, dove racconto il mio graduale recupero attraverso una profonda analisi per una nuova nascita nella consapevolezza, continuamente in bilico tra l’orgogliosa affermazione della mia indipendenza e l’inevitabile bisogno di amore.
Il diario di mia madre, trovato in un cassetto del suo comodino, mi ha fatto ripercorrere la difficile strada di bambina e di adolescente. Una strada segnata dalla violenza di mio padre verso mia madre. Una vita vissuta a proteggerla. Un quadro familiare dominato dalla paura e dalla sopraffazione dove io e lei eravamo unite da un legame viscerale e profondo. Fin da bambina ho dovuto camminare in punta di piedi perché il padre-padrone che prima mi accarezzava, tutt’a un tratto mi avrebbe potuto afferrare e portare nella sua tana per ferirmi. Un uomo che, all’interno delle mura domestiche, usava la violenza psicologica e la violenza fisica per raggiungere i propri scopi e sottolineare il suo potere. Un uomo che ho odiato e amato a tal punto da considerarlo la mia guida, finendo così in una trappola mortale.
26 MAGGIO: “Oblio” di Stefano Bidetti, Onirica Edizioni.
Un uomo si risveglia da una capsula di sonno indotto su un’astronave completamente deserta. Non ricorda né il proprio nome, né il suo ruolo, né la ragione per cui si trovi lì; e soprattutto non capisce perché sia l’unico a bordo. Dopo aver con grande fatica recuperato una sufficiente capacità di movimento, inizierà a vagare nel silenzio assurdo degli ambienti circostanti, ponendosi un mare di interrogativi. Tra gli sprazzi della memoria che torna e le indagini effettuate esplorando l’astronave e collegandosi ai computer, egli riuscirà pian piano a ricostruire la terribile successione di eventi di cui è stato testimone. Il ricordo di quanto avvenuto e la necessità di risolvere i comuni problemi legati alla sua sussistenza porranno il protagonista di fronte a uno stress pesantissimo, cui alla fine si aggiungerà un quesito: cosa ne sarà di me ora? Lo spirito di sopravvivenza lo spingerà a trovare una via d’uscita, nonché a cercare un modo di tornare sulla Terra.
31 MAGGIO: “Le coincidenze” di Patrizia Pieri, Ensemble Edizioni.
Le coincidenze sono un concorso di fatti o circostanze fortuite. Ma a Roma il fato, il destino, l’avvicendarsi del quotidiano, sembrano mossi da un’antichissima mano che tutto tocca e tutto sfiora. Patrizia Pieri torna a raccontarci le zone grigie della città immortale, in cui il malaffare diventa consuetudine, fino a stabilirsi come regola, procedura, unica via percorribile dalla Storia. Sotto il sole eterno vi è, però, il pulsare della vita, gli animi delle creature che a Roma cedono il proprio passo, incatenati dalle loro solitudini che non sono mai isolamento: si cade, e si cade insieme. Sono però l’amicizia, l’amore, la giustizia che cerca il proprio spazio o, semplicemente, la bellezza del presente, a riportarci, in questo fitto intreccio di personaggi e storie, verso la luce, alla ricerca, ancora insieme, di una salvezza.